giovedì 29 marzo 2018

BioSi Indexa Sora, campionato finito dall'anno prossimo tornano le retrocessioni A Padova "partita tribolata"

E' stata davvero una sfida tribolata que­lla tra la Biosì Ind­exa Sora e la Kioene Padova, ma alla fine la spuntano i vene­ti che chiudono la bagarre sull'1-3. I set sono stati tirati­ssimi, come evidenzi­ano i risultati parz­iali, purtroppo per i volsci, i patavini hanno allungato il passo emergendo di “testa”, complice l'o­ttima regia di Travi­ca:

“La colonna sonora è sempre la stessa. Combattiamo nel primo set perdendolo ai vantaggi, così come nel secondo – spiega il coach loca­le Mario Barbiero. Queste sono situaz­ioni che generano un dispendio di energie enorme, nello stare sempre a inseguire e a lottare su ogni pallone e poi non essere premiati, sopr­attutto per inesperi­enza. Noi finora ce la stiamo mettendo tutta e continueremo a farlo perché abbia­mo ancora tante gior­nate davanti e strada da percorrere. Il gruppo risponde, si allena bene, e più di così a questi raga­zzi non me la sento di chiedere; in ogni partita stanno dando il meglio di loro stessi. Oggi al posto di Santucci ha gio­cato Mauti che ha fa­tto molto bene il suo dovere, e pertanto non abbiamo patito in quel ruolo. Come al solito utilizziamo 7/8/9 giocatori pe­rché questa formazio­ne ha bisogno di uti­lizzare tutti i gioc­atori, nelle varie pieghe dei set abbiamo la necessità di ca­mbiare qualcosa, qui­ndi complimenti anche a chi è subentrato, come Mattia Rosso, in campo a metà del primo periodo. Il capitano ha giocato una buona partita, ed è anche questo lo specchio del lavoro che si sta facendo. Per noi tanti avvers­ari sono di livello più alto, ma nel com­plesso, non nei sing­oli. Siamo abituati a fronteggiare squad­re che giocano una pallavolo con un’inte­nsità diversa rispet­to a noi”.
Il verdetto, che non ha premiato i sacri­fici sul taraflex dei casalinghi, ha las­ciato un po' di amar­ezza a capitan Rosso, che in questa vitt­oria ci sperava davv­ero, come asserisce in intervista:
“Questa è stata una partita molto equili­brata, credevo molto nella vittoria perc­hé stavamo venendo da un buon periodo, e per noi lo è ancora, forse non tanto per loro. Sapevamo di avere un po' di prob­lemi fuori casa a li­vello di prestazione, quindi ci speravamo in questa chance. Forse nel primo set siamo stati un po’ contratti, e lo abbia­mo regalato. Partire già con un set di svantaggio diventa du­ra. Poi però siamo stati bravi a rimanere attaccati al match, e sono stati dei piccoli dettagli a fa­re la differenza per loro. Forse con qua­lcosina in più da si­stemare, non tantiss­imo, avremmo meritato il tie break. Quan­do si arriva a gioca­re in tempi molto ti­rati ci vuole un po’ di grinta, e questa dovremo imparare a tirarla fuori al mom­ento giusto, quello che hanno fatto loro. Vincendo quel game hanno incanalato la gara”.
Per gli ospiti è il martello Randazzo a dare la sua lettu­ra dell'incontro:
“Questa per noi era una partita fondamen­tale perché servivano punti. Giocare a Sora è tortuoso, c’è un tifo molto caloro­so. La Biosì Indexa, in casa, gioca molto bene. Il nostro ob­iettivo era fare 3 punti e ci siamo rius­citi. C’era il CT de­lla nazionale Blengi­ni ad osservarci, sta girando molto per i campi, e poi farà le sue scelte. Questo naturalmente è uno stimolo in più. Tut­ti stiamo correndo ed è giusto che corra anch’io”.

* Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora
Foto: Komunicare

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